L'aliquota della cedolare secca può essere di 2 tipi:
L’importo della nuova imposta “cedolare secca 2014” si calcola
applicando un’aliquota del 21% sul canone di locazione annuo stabilito
dalle parti. E’ stata introdotta, inoltre, un’aliquota ridotta per i contratti di
locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate:
Chi può usufruire della cedolare secca ? - nei comuni con carenze di disponibilità abitative (articolo 1, lettera a) e b) del dl 551/1988). Si tratta, in pratica, dei comuni di Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia e dei comuni confinanti con gli stessi nonché gli altri comuni capoluogo di provincia
- nei comuni ad alta tensione abitativa (individuati dal Cipe)
La scelta della cedolare secca può essere fatta solo da persone fisiche che diano in locazione un immobile ad uso abitativo. L'opzione non è esercitabile da associazioni, società ed altre persone giuridiche in genere. Inoltre la cedolare secca non può essere applicata per le abitazioni che rientrano nel reddito d’impresa o di lavoro autonomo del locatore.
Come richiederla.
Nel momento in cui si registra il contratto d'affitto, ci sono 2 alternative:
- mediante una procedura telematica chiamata SIRIA
- utilizzando il modello cartaceo 69 che va presentato all'Agenzia delle Entrate
La cedolare va pagata in 2 soluzioni tramite un acconto ed un saldo. L'acconto per la cedolare secca sugli affitti per l'anno 2014 è pari al 95% del totale. Il pagamento della cedolare secca 2012 deve essere effettuato con il modello F24, versando dapprima un acconto, poi il saldo alle stesse scadenze previste per il pagamento dell'Ipref. Si precisa che le novità sulla cedolare secca ridotta dal 19 al 15%, sui canoni derivanti da contratti concordati, hanno effetto già dal 2014.
I contribuenti possono perciò beneficiare della riduzione anche in sede di acconto per il 2014, sia per i versamenti in corso, in caso di rateazione del primo acconto per il 2014, sia per l'acconto di novembre.
Vantaggi fiscali della cedolare secca
La differenza sostanziale fra cedolare e regime ordinario è l’esclusività della cedolare rispetto al sistema tradizionale. Chi sceglie infatti il regime alternativo, dovrà applicare la sola cedolare sull’intero canone di locazione pattuito per l’anno, con l’ovvia conseguenza che lo stesso canone non andrà a far cumulo cogli eventuali altri redditi che andranno a formare la base imponibile. Viceversa il regime ordinario presuppone l’applicazione non solo dell’Irpef - con relative addizionali - ma anche delle imposte di registro e di bollo. In tal caso il canone annuo non verrà “isolato”, ma andrà far cumulo con tutto il resto, previa decurtazione del 5%, in caso di contratto libero, o del 33,5% in caso di contratto concordato.
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